03/01/2022 INews 24- Scuole, sindacato Gilda a iNews24: “Tornare il 10 in presenza sarebbe un’enorme sciocchezza”

Graziano Forlani, coordinatore provinciale del sindacato Gilda Unams di Napoli, che ai nostri microfoni afferma di essere contro il ritorno a scuola in presenza dopo le vacanze natalizie.

Se il Governo decidesse di tornare a scuola in presenza, commetterebbe un’enorme sciocchezza”. Sono le parole di Graziano Forlani, coordinatore provinciale del sindacato Gilda Unams di Napoli, che ai nostri microfoni afferma di essere contro il ritorno a scuola in presenza dopo le vacanze natalizie. Intanto sembra che al momento il Governo non sia propenso a posticipare la data del ritorno in classe che è prevista per il 10 gennaio.

Qual è la posizione di Gilda Unams sul ritorno a scuola in presenza?
In questo modo non è possibile fare lezione in modo sereno. Noi siamo del parere che la vera scuola sia in presenza, laddove però sia in sicurezza. È ancora più confusionario aprire gli istituti, poi chiudere le classi e mettere in isolamento alunni e insegnanti”;

Il presidente della Campania Vincenzo De Luca ha chiesto di posticipare il rientro a scuola di 20-30 giorni…
Proprio questa mattina ho inviato una lettera a De Luca e all’assessore all’Istruzione Lucia Fortini. Ho messo in evidenza l’andamento epidemiologico in Campania nei 99 giorni di chiusura della scuola (9 giugno – 15 settembre) e nei successivi 99 giorni di scuola in presenza (16 settembre – 23 dicembre). Dai dati ufficiali pubblicati sul sito della Regione Campania si evince che quando la scuola è stata chiusa, nonostante le vacanze estive e le riaperture, ci sono stati circa 26mila casi. Nel periodo successivo invece, ne abbiamo avuti circa 76mila: quasi il triplo. Il nostro sindacato non ha firmato il protocollo di sicurezza nelle scuole perché abbiamo ritenuto che non fosse sufficiente”;

Quali sono le vostre proposte affinché la scuola sia al sicuro dai contagi?
In questo anno e mezzo il Governo non ha fatto niente per evitare che ci fossero affollamenti nei messi di trasporto per gli alunni della scuola secondaria. Allo stesso modo non è stato fatto nulla per ridurre il numero degli alunni per classe o per aumentare l’organico degli insegnanti. Così come le aule non sono state attrezzate con i sanificatori di ambiente. Inoltre si è ignorato che i bambini della scuola primaria e dell’infanzia non riescono a mantenere un comportamento che eviti il contagio e, data la loro età, quando tornano a casa, portano il virus in famiglia. Chiudendo le scuole il 23 dicembre per le vacanze il trend dei contagi è stato in crescita, fino ad arrivare ad oltre 14mila casi in Campania in un solo giorno”;

La dad è migliorata nel corso del tempo?
Si è perso tempo nel non creare piattaforme adeguate per sviluppare una seria didattica a distanza. L’errore è stato già a settembre, quando la situazione era controllabile. Si rincorrono i contagi invece di prevenirli e questo ha favorito anche il sorgere delle varianti”;

Pare che il Governo sia proiettato a non spostare la data del ritorno in classe…
Ma è inutile dire che le scuole sono aperte quando in realtà non funzionano: diventa solo uno slogan. La didattica non si fa tenendo aperto il cancello, ma garantendo un lavoro continuativo e sereno in aula tra docenti e alunni. Se il personale e i ragazzi cominciano a non andare in classe, le scuole non sono aperte”;

Se si decidesse per la scuola in presenza?
Se il Governo decidesse di tornare a scuola in presenza, commetterebbe un’enorme sciocchezza. Non è una decisione politica, a meno che non si decida di annullare le quarantene a scuola come stanno facendo in Gran Bretagna. Le ipotesi sono due: scegliere di tutelare la salute con la dad o un liberi tutti”;

Cosa pensate invece dell’ipotesi di mandare in quarantena gli alunni non vaccinati?
È una soluzione che crea solo confusione”. 

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