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10/10/2009 Precari:Il Tar del Lazio commissaria la Gelmini

 Miur non cambia nulla, pronto emendamento

 

 

Trenta giorni di tempo per il Ministero dell'Istruzione, Universita' e Ricerca per procedere all'introduzione ''a pettine'' dei docenti precari in graduatoria. In caso di mancata ottemperanza, verra' nominato un apposito commissario (il dirigente generale della Funzione Pubblica Luciano Cannerozzi de Grazia) che procedera' d'ufficio ad adempiere al dictum giudiziale. Lo ha deciso il Tar del Lazio, condannando il dicastero guidato da Mariastella Gelmini anche alle spese per ''elusione dell'ordinanza cautelare e violazione della Costituzione''.

La sentenza del Tar non cambiera' nulla delle decisioni del Ministero dell'Istruzione sull'inserimento dei precari nella scuola. A precisarlo e' una nota dello stesso dicastero nella quale si annuncia ''un emendamento al Decreto Ministeriale salvaprecari che conferma i provvedimenti del Ministero e che consentira' di rendere inefficace il pronunciamento del TAR e di evitare il commissariamento''.

''Con l'emendamento che sara' proposto in sede di conversione del DM salva-precari - prosegue la nota - il Ministero non consentira' il trasferimento da una graduatoria all'altra, garantendo (e limitando) pero' la possibilita' di inserimento in coda in altre 3 province (in posizione subordinata rispetto a coloro che sono gia' inseriti in queste ultime)''. In questo modo, sostiene il MIUR, ''mentre vengono quindi garantite le legittime aspettative di coloro che hanno da tempo scelto una provincia e non devono essere scavalcati dai nuovi inseriti o dai trasferiti dell'ultima ora, con l'inserimento in coda in altre 3 province, vengono ampliate le possibilita' di ottenere assunzioni a tempo indeterminato o determinato, soprattutto in quelle province in cui le graduatorie risultano meno affollate. Non e' giusto deludere l'aspettiva legittima di chi ha scelto una graduatoria provinciale per la sua iscrizione e si vede scavalcato da un trasferimento dell'ultimo momento di un candidato di un' altra provincia''.