14/06/2010 GLI impegni DEI DOCENTI
DOPO IL TERMINE DELLE LEZIONI
Ci è stato segnalato che in più scuole esiste la tendenza ad
impegnare i docenti in tutto il mese di giugno, imponendo loro
di recarsi a firmare o essere semplicemente a disposizione.
Affinché i colleghi si preparino in anticipo a fronteggiare
eventuali richieste arbitrarie, riproponiamo LA NORMATIVA A
RIGUARDO.
Gli obblighi di servizio degli insegnanti sono regolati dal
CCNL 2006-09 e ricordiamo a tutti che niente può
essere richiesto agli insegnanti che non sia contemplato dal
contratto. In molte scuole vige la regola secondo cui i docenti
devono comunque essere presenti a scuola per “fare qualcosa” di
non ben definito che non è contemplata nel contratto.
Ci sono scuole ove i dirigenti chiedono ai colleghi di
riordinare biblioteche ed armadi, sistemare aule, compiere
traslochi, svolgere riunioni fiume sulla Riforma, partecipare ad
aggiornamenti sulla Sicurezza fuori tempo massimo, stabilire gli
orari e quanto si possa immaginare di gratuito per avviare la
Riforma. Nessuno può obbligare i docenti a lavorare GRATIS in
mansioni di cui non compare traccia negli obblighi contrattuali.
COSA FARE SE IL DS VUOLE IMPORCI LA PRESENZA A SCUOLA?
Il primo passo importante è quello di contare le ore già
effettuate in base al
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ
che contiene le attività
obbligatorie “funzionali all’insegnamento” calendarizzate e
distribuite nel corso di tutto l’anno scolastico.
Il Piano Annuale delle Attività può contenere impegni del
personale docente relativi ad attività aggiuntive = facoltative
(quelle che verranno poi retribuite con il fondo d’istituto). Il
piano, comprensivo degli impegni di lavoro, è deliberato dal
collegio dei docenti nel quadro della programmazione dell'azione
educativa e con la stessa procedura è modificato, nel corso
dell'anno scolastico, per far fronte a nuove esigenze. Dunque
non può essere stilato, da parte del D.S., un calendario che
preveda impegni per il mese di giugno che non fossero già stati
preventivamente deliberati nel piano annuale di inizio anno.
Se il piano non c’è oppure se
non è stato votato dal Collegio Docenti,
nessuno
è tenuto a svolgere queste attività.
Se il piano esiste, occorre verificare che sia stato
correttamente deliberato e che contenga esplicitamente gli
obblighi di servizio.
Dalla norma si evince chiaramente e senza possibilità di
interpretazione alcuna che i docenti sono tenuti a prestazioni
di servizio anche durante il periodo di interruzione delle
lezioni
ma solo ed esclusivamente per le
attività programmate e deliberate nel piano annuale delle
attività.
Tutte le altre attività richieste
non hanno carattere di
obbligatorietà, non
possono essere imposte, neppure nel caso fossero inserite nel
Piano come ore, a pagamento, oltre le 40 perché tutte le ore
aggiuntive sono facoltative.
Nel caso il D.S. insista, consigliamo di chiedergli un ordine
scritto per la partecipazione alle riunioni in ore che sforino
le 40 obbligatorie, potremo così richiederne il pagamento.
Gilda
degli insegnanti di Napoli
Federazione Gilda-Unams |