Il
Senato approva definitivamente le norme di riforma della legge 104
Ecco
cosa cambia
da
Forumpa.it 8/3/2010
Dopo essere passata alla
Camera è stata approvata anche dal Senato la norma che, tra le altre cose,
riforma le regole per l'assegnazione dei permessi per l'assistenza dei
disabili, la cosiddetta legge 104.
Mercoledì scorso il
Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge
su "lavori usuranti, riorganizzazione di enti, congedi, aspettative e
permessi, ammortizzatori sociali, servizi per l’impiego, incentivi
all’occupazione, apprendistato, occupazione femminile, nonché misure contro
il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di
controversie di lavoro", derivante da un disegno di legge di iniziativa del
Governo poi modificato dalla Camera.
In particolare il nuovo
testo è interessante perché, all'articolo 24, disciplina definitivamente le
norme di riforma della legge 104 "Legge- quadro per l'assistenza,
l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate". Ecco
una breve sintesi dell'assetto che regolerà i permessi dei dipendenti pubblici per l'assistenza a
portatori di handicap.
Argomento
Come era prima
Come è adesso
Chi ne beneficia
I tre giorni di permesso possono essere riconosciuti al malato,
oppure a un qualunque parente entro il terzo grado (legge
104/92).
I tre giorni di permesso si riconoscono anche ai parenti entro il
terzo grado solo nel caso in cui i genitori o il coniuge
della persona malata abbiano più di 65 anni, oppure siano anch’essi
affetti da handicap, oppure siano deceduti.
Quanti
Vuoto interpretativo. La norma non specifica se più di un parente
può godere dei privilegi concessi per assistere un malato. Alcune
amministrazioni riconoscono i privilegi a più di un parente, altre
no (legge 104/92)
I tre giorni di permesso non possono essere riconosciuti a più di
una persona per assistere uno stesso familiare, a meno che non
si tratti di due genitori per l'assistenza del figlio, che possono
usufruirne alternativamente.
Scelta della sede di lavoro
Il genitore del disabile può scegliere di essere trasferito presso una sede di
lavoro più vicina al proprio domicilio (legge 104/92).
Qualunque soggetto che gode dei benefici della norma può scegliere
di essere trasferito presso la sede di lavoro più vicina al
domicilio della persona da assistere.
Revoca in caso di mancati requisiti
NON PRESENTE.
I benefici della legge 104 possono essere revocati in caso di
mancanza dei "requisiti" accertata dal datore di lavoro o dall'INPS.
Assistenza ad un figlio maggiorenne
I genitori possono usufruire dei permessi per assistere un figlio
maggiorenne solo se convivente o in condizioni di assistenza
“continuativa ed esclusiva”. (legge 151/01)
Questo limite viene cancellato.
Assistenza di parenti non conviventi
La legge 104 concedeva i benefici per l’assistenza solo ai genitori
o parenti conviventi; la legge 53/2000 li concedeva anche ai parenti
e affini non conviventi.
Questa ambiguità viene cancellata. E per quanto riguarda i tre giorni
di permesso mensili non si fa più alcun riferimento alla convivenza.
Inoltre:
Entro
il 31 marzo di ogni anno le amministrazioni pubbliche dovranno
comunicare al Dipartimento della Funzione Pubblica i nominativi dei
lavoratori che godono dei diritti della legge 104, specificando per
"chi" essi godono dei permessi, il grado di parentela (lavoratore,
figlio, genitore etc), e il comune di residenza.
Le
amministrazioni pubbliche devono comunicare il numero complessivo di
giorni e di ore fruiti da ciascun lavoratore nel corso dell'anno
precedente e per ciascun mese.
Il Dipartimento della Funzione pubblica provvederà a realizzare una
banca dati (nel pieno rispetto delle norme sulla privacy) in cui
confluiranno tutte queste informazioni custodite per massimo 24
mesi. Tutte le informazioni saranno soggette al trattamento
informatico, per rilevare irregolarità e potranno essere comunicate
e pubblicate in forma aggregata, cioè senza citare i singoli.