Precari della scuola, approvata la legge:
novità su graduatorie e supplenze
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Il Messaggero, 18.11.2009
ROMA (18 novembre) - Via libera definitivo dal
Senato al decreto sui precari della scuola. Il testo, approvato con 137 sì
di Pdl e Lega, 113 no di Pd e Idv e sette astenuti di Udc e Svp, è legge,
visto che non ha subìto modifiche rispetto all'esame della Camera.
La maggioranza, infatti, ha blindato il testo che
scadeva il 23 novembre, ma è stato approvato un ordine del giorno del
senatore Giuseppe Valditara (Pdl) che impegna il governo «a varare un
piano pluriennale per la progressiva stabilizzazione del personale
precario della scuola italiana entro l'approvazione del prossimo Dpef.
Ecco, in pillole, il provvedimento di un solo articolo che tenta di
mettere ordine nel settore dei precari e di garantire la continuità del
servizio scolastico per quest'anno scolastico ed è stato ribattezzato
decreto salva precari. Termine, però, contestato dall'opposizione che
ritiene i suoi effetti del tutto opposti.
Inserimento per supplenze temporanee. I precari della scuola che
l'anno scorso avevano un contratto annuale e rimasti quest'anno
disoccupati avranno la precedenza assoluta a prescindere dall'inserimento
nelle graduatorie di istituto per le supplenze brevi per le assenze
temporanee dei titolari.
Platea allargata ai "180 giorni". Accede alle
supplenze anche chi, attraverso graduatorie di istituto, ha maturato lo
scorso anno, almeno sei mesi di supplenza.
Progetti ad hoc fino a 8 mesi. I precari che
percepiscono la disoccupazione possono essere impiegati percependo una
indennità in progetti «di carattere straordinario» che possono durare fino
a 8 mesi e che le scuole possono promuovere, in collaborazione con le
regioni (che li finanziano).
Inserimento con turn over. Non è escluso che
i contratti di supplenza dei precari si possano trasformare in contratti a
tempo indeterminato ma questo accadrà solo nel caso di immissione in
ruolo. La norma salva anche gli scatti stipendiali dei precari.
Graduatoria unica dal 2011. Graduatoria unica
a partire dal 2011. Da quell'anno, infatti, si dovrebbe arrivare alla
riduzione a due del numero delle province per le quali si può esercitare
l'opzione da parte degli insegnanti, nonché introdurre l'inserimento nelle
graduatorie secondo la modalità 'a pettine'. Con questa norma il governo
dà anche l'interpretazione autentica sull'inserimento in coda nelle
graduatorie dei precari nelle tre province ulteriori scelte e bocciata dal
Tar.
Giro di vite sui falsi disabili. I docenti
precari che chiedono l'inserimento in graduatoria in una provincia diversa
da quella di residenza usufruendo della legge 104 sui disabili saranno
sottoposti a controlli più stringenti. Si tratta di una proposta della
Lega che prevede, che i certificati che attestano la disabilità vengano
controllati sia nella provincia di residenza che in quella di
destinazione.
Anagrafe degli studenti. Il ministero
dell'Istruzione può acquisire dalle istituzioni scolastiche i dati
personali, sensibili e giudiziari degli studenti e altri dati «utili alla
prevenzione della dispersione scolastica».
Stretta su esame stato per esterni. Stretta
per i candidati esterni a sostenere l'esame di Stato. Anche chi risulta in
possesso della promozione all'ultimo anno, infatti, dovrà sostenere un
esame preliminare sulle materie previste dal piano di studi dell'ultimo
anno.
Salva-spese sui libri di testo. I libri di
testo, che vengono adottati potranno essere cambiati solo per esigenze
legate alla modifica degli ordinamenti scolastici oppure se vengono scelti
testi «in formato misto o scaricabili da Internet».
Gelmini: segnale importante. Ovviamente soddisfatto
il ministro Maria stella Gelmini :«Si tratta di un segnale importante
perché i provvedimenti presi sono finalizzati a garantire il regolare
svolgimento dell'anno scolastico e ad assicurare la continuità didattica»:
così il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini.
Il Pd: taglia e non salva nessuno. Parole
dure dall'opposizione. Il cosiddetto decreto salva precari «non salva
nessuno ma conferma tagli per 8 miliardi». Lo dichiara il senatore del Pd
Antonio Rusconi. «Questo decreto - dice - viene chiamato inopportunamente
salva precari. Esso infatti non salva nemmeno un precario della scuola.
Eppure sarebbe stato sufficiente applicare il piano di assunzione
triennale previsto nella Finanziaria del 2007 del Governo Prodi». «La
realtà - conclude Rusconi - è che questo decreto non è altro che la piena
applicazione dell'articolo 64 della legge 133 del 2008. Si tratta cioè
della norma che prevede tagli per 8 miliardi nella scuola italiana».
Cisl: soddisfazione e riserve. «Forti
riserve» sulle graduatorie. Le esprime la Cisl scuola che registra
positivamente «l'ampliamento della platea dei beneficiari delle misure
straordinarie a quanti hanno svolto, nel 2008/09, una supplenza di 180
giorni (il decreto legge prendeva in considerazione solo le supplenza
annuali o fino al termine delle lezioni)». «Il ministero - osserva a
questo proposito - dovrà ora provvedere, come già annunciato, a una
riapertura dei termini per le nuove istanze di accesso ai benefici». Sulla
questione delle graduatorie, pur ritenendo positiva la soluzione indicata
per le attuali graduatorie, la Cisl scuola ribadisce le proprie «forti
riserve» per «l'evidente contraddizione che si determina prevedendo, per
il prossimo aggiornamento, il ripristino della possibilità di inserimento
a pettine in una diversa provincia».