Nelle scuole dove non sono
state indette le elezioni suppletive entro il 20 novembre il dirigente
scolastico può assumere decisioni unilaterali. Lo stabilisce una vecchia
circolare dell'Aran.
E’ scaduto il 20 novembre il termine ultimo per
l’indizione delle elezioni suppletive per il rinnovo delle RSU di istituto
decadute per qualsivoglia motivo.
Lo si evince da una ri-lettura di una vecchia
disposizione firmata dall’Aran il 30 marzo del 2001 che prevede che si
possa procedere alla “rielezione della RSU entro i cinquanta giorni
immediatamente successivi alla decadenza (attivando le procedure entro
cinque giorni da quest’ultima)”.
Ai primi di settembre Aran e Organizzazioni
sindacali avevano sottoscritto un protocollo di intesa che fissava ai
primi di dicembre le elezioni per il rinnovo generale delle Rsu.
Successivamente il Governo ha approvato il decreto
legislativo n. 150 (il cosiddetto “decreto Brunetta”) che, all’articolo 65
(3° comma) dispone la proroga delle RSU per un anno fissando al dicembre
2010 le prossime elezioni.
La procedura avviata dall’accordo Aran-Sindacati
dei primi di settembre è stata così di fatto annullata, le RSU complete
sono state prorogate, mentre al tempo stesso si è posto il problema del
rinnovo delle RSU decadute (il problema potrebbe riguardare non meno 1.200
istituzioni scolastiche).
Ed è a questo punto che ha trovato applicazione la
circolare Aran del 2001.
Il 16 novembre, con l’entrata in vigore del
decreto Brunetta, decorrono i termini per l’indizione delle elezioni
suppletive, termini che sono scaduti appunto il 20 novembre.
Ma cosa succederà nel frattempo e cioè da oggi
fino a quando si insedieranno le nuove RSU ?
“Non ci sono dubbi - spiega Valentino Favero della
segreteria nazionale Anp - la circolare Aran è chiara: se sono state
indette le elezioni suppletive il dirigente scolastico può continuare a
mantenere regolari relazioni sindacali con le RSU superstiti e con i
sindacati firmatari del CCNL, mentre in caso di mancata apertura delle
procedure di rinnovo, il dirigente scolastico è libero di assumere
unilateralmente tutte le decisioni deliberazioni che si rendano necessarie
per la distribuzione del fondo di istituto e per il pagamento di tutte le
attività previste dal POF, compresi i compensi per i collaboratori e per i
responsabili dei progetti”.
Insomma, nessun rischio di paralisi …
“Assolutamente no - aggiunge Favero - ovviamente
nel momento le RSU vengono elette si ripristinano le consuete relazioni
sindacali”.
“D’altronde - conclude il dirigente Anp - c’ è
anche una precisa disposizione del decreto 150 contenuta che, all’articolo
54, precisa che qualora non si raggiunga l’accordo per la stipulazione di
un contratto collettivo integrativo, l’amministrazione interessata può
provvedere, in via provvisoria, sulle materie oggetto del mancato accordo,
fino alla successiva sottoscrizione”.