GILDA DEGLI INSEGNANTI

PROVINCIA DI NAPOLI

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da Il Tempo 10/1/2010

Gelmini: «La mia riforma rivoluzionerà le superiori»

Come previsto partirà a settembre solo per le prime classi

Il niet del Consiglio di Stato alla riforma della scuola secondaria targata Gelmini s'è rivelato «un ostacolo superabile» come lo stesso ministro l'aveva definito. Così è stato. Nell'incontro, a ridosso del Natale, tra i funzionari del Miur e i magistrati del Consiglio di Stato tutti i dubbi e le riserve sui regolamenti già rilevati dai giudici si sono sciolti. E ora la riforma dei licei naviga nelle acque più tranquille dei palazzi istituzionali: se la Commissione Cultura della Camera (la prima seduta è fissata per martedì 12 gennaio) dovesse dare l'ok alle nuove norme per i licei, i tecnici e i professionali, il più è fatto. Subito dopo, con l' approvazione dei regolamenti in seconda lettura da parte del Consiglio dei ministri, la Riforma potrà considerarsi di fatto realizzata. Da una parte del mondo sindacale arrivono forti dissensi. La Gilda degli insegnanti, ad esempio, ha già indetto una Giornata di protesta nazionale per il 29 gennaio. «I tempi stretti di applicazione non consentono di garantire un'operazione di qualità. Perciò chiediamo ancora una volta di rinviare di un anno l'avvio della riforma» si legge in una nota del sindacato. Ormai è certo che le iscrizioni al primo anno delle superiori slitterà di un mese (dal 27 febbraio al 31 marzo) per consentire alle scuole di organizzarsi e ai genitori di valutare bene i nuovi indirizzi di studio e scegliere quello più adatto per i propri figli. La riforma delle superiori prevede non solo l'attuazione dei nuovi corsi del primo anno dei licei (ridotti a sei) ma anche dei percorsi tecnici e professionali frequentati oggi da un milione e 400mila studenti, cioè i due terzi degli iscritti all'istruzione superiore. Nuove regola anche per combattere gli assenteisti non giustificati. Dopo le scuole primarie di secondo grado , è la volta delle superiori. Tutti gli studenti, per non essere bocciati, al di là dei voti, dovranno avere almeno i tre quarti di presenza a scuola, in base all'orario annuale. Questa regola interesserà pure gli studenti dell'ultimo anno che si firmano le giustificazioni da soli. Il rientro a scuola post natalizio ha portato con sè alcuni cambiamenti: quelli relativi alle votazioni per gli esami di Stato, già passati in giudicato e in procinto di essere testati sul campo, e quelli relativi all'istruzione superiore. Gli studenti che sosterranno gli esami di fine anno e maturità si troveranno di fronte due novità. Il voto finale dell'esame di licenza di terza media verrà calcolato sulla media aritmetica del voto di ammissione e di tutte le prove scritte e orali d'esame. Infine per l'ammissione all'esame di Maturità quest'anno sarà necessario conseguire almeno il sei in ogni disciplina di studio oltre che nel voto di comportamento.