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Una Finanziaria di tagli
Finanziaria: quello che il Ministro non dice.
Grande consenso e simpatia ha riscosso il Ministro Fioroni, con il suo
intervento a sorpresa al Convegno organizzato dalla Gilda degli insegnanti, lo
scorso 5 ottobre, in occasione della “Giornata mondiale degli Insegnanti”.
Consenso e simpatia meritati, perché ha parlato con un linguaggio che è
sempre stato quello della Gilda degli insegnanti e di tutti i docenti italiani.
Non possiamo però non rilevare che, oltre alle tante cose condivisibili dette
dal Ministro, ce ne sono alcune non dette, che hanno una rilevanza non
trascurabile e che condivisibili non lo sono per niente. Ci riferiamo ad alcuni
aspetti della Finanziaria 2007, che mentre scriviamo queste brevi note, è in
attesa, dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, di seguire il
suo iter parlamentare.
Molto si è
scritto e detto a proposito di questa Finanziaria e alcuni esponenti sindacali,
dopo la divulgazione delle prime bozza informali, hanno addirittura parlato, per
quanto riguarda la scuola, di “macelleria sociale”. Se parlare di “macelleria”
può risultare eccessivo, nella versione definitiva, insieme alle tante cose
positive quali l’assunzione di 150mila precari, gli stanziamenti in favore
dell’edilizia, dell’autonomia scolastica e dell’innovazione tecnologica,
l’innalzamento dell’obbligo di istruzione fino a 16 anni, le agevolazioni per
libri di testo, le classi primavera, gli IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica
Superiore) per l’istruzione tecnica, i centri provinciali per l'istruzione degli
adulti, nella Finanziaria sono presenti altre cose che non possono che
configurarsi come “tagli”. Tagli consistenti e indiscriminati, nella migliore
tradizione del precedente Governo, aggravati dal fatto che si vogliono far
passare come ”Interventi per il rilancio della scuola pubblica”.
Non deve
trarre in inganno, ad esempio, l’irrisorietà del valore 0,4 presente
nell’articolo 66 punto 1a della Finanziaria, dove si prospetta di “incrementare
il valore medio nazionale del rapporto alunni/classe”. Potrebbe sembrare poca
cosa, ma l’incremento di tale rapporto, come facilmente dimostrabile utilizzando
le tabelle ufficiali del M.P.I. (vedi Tab. 1), comporterà, a parità di allievi,
il taglio di circa 14.000 cattedre.
Tab.
1 -Conseguenze dell’incremento di 0,4 punti del rapporto allievi/classi (a
parità di allievi) |
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Scuola
dell'infanzia |
Scuola
primaria |
Scuola
secondaria di I grado |
Scuola
secondaria |
Totale |
di
II grado |
Bambini/Alunni 06-07 |
960.250 |
2.560.984 |
1.626.837 |
2.592.769 |
7.740.840 |
Sezioni/Classi 06-07 |
41.994 |
137.927 |
77.749 |
118.052 |
375.722 |
Personale docente 06-07 |
84.599 |
251.366 |
169.676 |
232.799 |
738.440 |
Rapporto Alunni/Classi 06-07 |
22,87 |
18,57 |
20,92 |
21,96 |
20,60 |
Rapporto Docenti/Classi 06-07 |
2,01 |
1,82 |
2,18 |
1,97 |
|
Incremento alunni/classi 07-08 |
0,40 |
0,40 |
0,40 |
0,40 |
|
Rapporto Alunni/Classi 07-08 |
23,27 |
18,97 |
21,32 |
22,36 |
|
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|
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Classi
07-08 |
41.266 |
135.002 |
76.306 |
115.956 |
368.529 |
Docenti 07-08 |
83.132 |
246.035 |
166.526 |
228.665 |
724.358 |
Perdita classi 07-08 |
-728 |
-2.925 |
-1.443 |
-2.096 |
-7.193 |
Perdita cattedre 07-08 |
-1.467 |
-5.331 |
-3.150 |
-4.134 |
-14.082 |
Ma anche “la
riduzione, a decorrere dall’anno scolastico 2007/2008, dei carichi orari
settimanali delle lezioni” negli istituti professionali (art. 66 punto 1f)
comporterà una riduzione di circa 5.800 cattedre (vedi Tab. 2), se, come
prospettato dal vice-ministro Bastico in una intervista, “Oggi se ne fanno 40 la
settimana, sono troppe e sono dispersive. Se ne possono fare benissimo 36 di
ore”.
Tab.
2 – Conseguenza riduzione orario settimanale a 36 ore |
Istituti Professionali |
Orario settimanale |
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Alunni 06-07 |
|
546.392 |
Classi 06-07 |
|
26.252 |
Docenti 06-07 |
40 |
58.338 |
Docenti 07-08 |
36 |
52.504 |
Perdita cattedre 07-08 |
|
-5.834 |
Anche i commi
1b e 1e dell’articolo 66 non lasciano presagire nulla di buono. Nel primo caso
si parla del superamento del rapporto 1/138 per la determinazione del numero di
insegnanti di sostegno (e il senso del “superamento del rapporto” è facilmente
intuibile), mentre nel secondo si prevedono corsi per i maestri “finalizzati al
conseguimento delle competenze necessarie per l’insegnamento della lingua
inglese” a decorrere dall’a.s. 2007-2008. Se si pensa che nell’anno scolastico
corrente, nelle nostra scuola primaria operano 11.872 specialisti in
lingua inglese, che nei prossimi anni questi colleghi dovranno tornare su posto
comune.
Riassumendo: circa 20.000 cattedre in meno a decorrere dall’anno scolastico
2007-2008, non ancora quantificabili le ricadute in termini di organico
conseguenti al superamento del rapporto per la determinazione del numero di
insegnanti di sostegno, altre cattedre in meno nei due anni successivi, con la
sparizione nella primaria degli specialisti di lingua inglese, che ritorneranno
su posto comune.
Magari non
si tratterà di “macelleria sociale”, ma non si può certo dire che il Ministro
Fioroni, con le forbici, abbia lavorato di fioretto.
GdI -
10 ottobre 2006
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