Portfolio delle competenze, in arrivo le spiegazioni
del Miur
di Giuseppe Guzzo
La CM del 10 novembre 2005, n. 84 su “Linee guida per la definizione e
l’impiego del Portfolio delle competenze nella scuola dell’infanzia e nel primo
ciclo dell’istruzione” ha creato non poche incertezze, dubbi e difficoltà nelle
varie istituzioni scolastiche.
Che il Miur, più specificamente la Direzione Generale del Dipartimento per
l’Istruzione, prevedesse le difficoltà che dirigenti scolastici, insegnanti e
genitori avrebbero trovato nell’applicazione della circolare e
nell’implementazione del Portfolio, è dimostrato dal fatto che contestualmente
all’emanazione delle linee guida sul sito del ministero è stato attivato un
servizio di Faq al quale gli operatori avrebbero potuto accedere per
dipanare l’intera circolare e ottenere i chiarimenti necessari alla migliore
applicazione.
Contestualmente sono stati, perciò, emanati addirittura “Gli ausili alle scuole”
per rispondere a quesiti “presumibilmente pervenuti da parte di dirigenti
scolastici, docenti e rappresentanti del mondo associativo scolastico” e
“contribuire alla conoscenza delle Linee guida emanate, con ogni possibile
chiarimento che consenta alle scuole una applicazione efficace delle
disposizioni, nel rispetto delle finalità della norma di riforma e
dell’autonomia delle istituzioni scolastiche”.
E ancora: “Per sostenere adeguatamente le scuole a livello tecnologico il
Ministero sta inoltre predisponendo uno specifico supporto telematico per la
compilazione del portfolio” Fin qui, testualmente, gli atti ufficiali del Miur.
Intorno a queste iniziative si è dovuto, ancora una volta, registrare il più
assoluto silenzio da parte delle associazioni professionali delle categorie
della scuola, dei dirigenti,dei docenti, dei genitori ecc. Solo le associazioni
sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola da tempo hanno chiesto un incontro
per verificare le possibilità di applicazione immediata della innovazione. Il
Miur ha accolto, dopo lunga attesa la richiesta.
Un incontro con all’ o.d.g. il tema del portfolio è stato convocato per lunedì
19 c.m. alle ore 16 presso il ministero.
Il problema, tuttavia, non è questo dell’auspicare, o meno, chiarimenti, atteso
che a giudicare dal numero delle domande venute dalle scuole, si ha più di un
motivo per ritenere che di dubbi da chiarire ne sorti parecchi. Il problema,
invero, è un altro e di ben più grave portata su cui occorre incominciare a
riflettere per l’avvenire.
Innanzitutto: può l’organo che emana un atto amministrativo spingersi a spiegare
in ogni dettaglio, sollecitato da singole domande connesse a specifiche
situazioni, le modalità dell’applicazione? Sarà questa la prassi della futura
scuola italiana anziché quella di continuare con l’altra consolidata da sempre,
prevista anche dal diritto, dell’adozione di apposite direttive?
Mai la scuola italiana ha avuto bisogno di…essere tenuta così per mano ed essere
accompagnata dall’alto. Neppure quando si è vista rinnovare i nuovi programmi,
come nel caso di quelli della scuola primaria, allora elementare, o degli
orientamenti della scuola dell’infanzia.
Non ha, nel suo interno, le risorse professionali e culturali per interpretare
le innovazioni che avanzano e incrementare con esse i cambiamenti?
Forse è giunto il momento per pensare, dopo anni di deriva trascorsi blaterando
su argomenti vuoti e improduttivi, alla vera e propria formazione; degli
insegnanti e dei dirigenti scolastici.
16 dicembre 2005 |