Educazione Fisica: alle primarie 3 ore a settimana
L’annuncio è di Giovanna Melandri, ministro delle attività sportive, secondo
cui serve “l'effettivo inserimento dell'educazione motoria nella scuola
primaria, svolta dalle migliaia di laureati ex Isef e ora Iusm” attraverso
“l’adeguamento dalle attuali due ore alla media europea di 3 settimanali”.
Durante le lezioni però non si faranno solo attività motorie, ma si
approfondiranno anche tematiche di attualità, come la lotta al doping.
di Alessandro Giuliani
Incrementare le ore di educazione fisica nella scuola primaria, portandole da
due a tre settimanali. E’ questo uno dei punti chiave che Giovanna Melandri,
ministro delle attività sportive, vuole realizzare: il neo Ministro lo ha detto
il 27 giugno alla commissione Cultura della Camera durante l’illustrazione delle
nuove linee programmatiche del governo in materia di sport attraverso
l'aggiornamento del modello organizzativo e finanziario.
Una delle azioni che il Ministro ritiene determinanti e prioritarie è proprio
“l'effettivo inserimento dell'educazione motoria nella scuola primaria, svolta
dalle migliaia di laureati ex Isef e ora Iusm” attraverso “l’adeguamento – ha
sottolineato Melandri - dalle attuali due ore alla media europea di 3
settimanali”. Il ministro ha anche annunciato l’allestimento di una Tavolo
nazionale dello sport, “i cui lavori verranno avviati almeno entro la fine del
mese di luglio” e che rappresenterà la “sede naturale sul quale siederanno tutti
i soggetti coinvolti nel governo dello sport” come il Coni, gli enti di
promozione, le associazioni, le Regioni e i vari ministeri coinvolti nella
materie di competenza.
Durante le lezioni di educazione fisica però non si faranno solo attività
motorie, ma si approfondiranno anche tematiche di attualità, come la lotta al
doping, entrate orami da tempo nelle case di tutti gli studenti: “bisogna
insegnare la cultura della sconfitta – ha sottolineato il ministro meandri – e
questa deve partire proprio dall'educazione nelle scuole primarie”.
A coordinare il Tavolo ci sarà Jury Chechi: “Far parte di questo progetto, di
cui condivido tutte le sfaccettature politiche e operative, mi inorgoglisce – ha
detto l'ex olimpionico - spero di dare il mio contributo nel miglior modo
possibile”. Serve assolutamente “un esempio di moralità, soprattutto da parte
degli atleti più noti. Sul doping esiste già uno strumento legislativo efficace,
ma occorre porre l'attenzione su quello a livello amatoriale, in particolare su
tutto ciò che avviene all'interno delle palestre”.
29 giugno 2006 |