Esami di maturità, approvato al Senato il disegno di
legge
di A.T.
Nella serata di mercoledì 15 novembre, l'Aula del Senato ha approvato il
disegno di legge n. 960 che riforma gli esami di Stato conclusivi dei corsi di
studio di istruzione secondaria di II grado e delega il Governo a disciplinare
l'orientamento e l'accesso all'istruzione post-secondaria, noché la
valorizzazione dell'eccellenza. Si ritorna alle commissioni miste, formate per
metà da insegnanti esterni alla classe.
Al testo del disegno di legge n. 960 presentato dal Governo sono stati apposti
in Commissione Cultura una serie di emendamenti e nel nuovo testo (che nel
nostro allegato consultabile dal link viene preceduto dal testo della relazione
della VII Commisione permanente nonché dai pareri della I Commissione - Affari
Costituzionali e della V Commissione - Programmazione economica) vengono
assorbiti anche altri due disegni di legge in materia, presentati
rispettivamente dai senatori Valditara e Schifani.
La novità di maggior rilievo riguarda la composizione della commissione
esaminatrice, che sarà composta da non più di sei commissari, dei quali la metà
esterni all’istituto, così come il presidente. Ogni due classi verranno nominati
un presidente unico e commissari esterni comuni alle classi stesse. Ciascuna
commissione di istituto legalmente riconosciuto o pareggiato è abbinata ad una
commissione di scuola statale o paritaria.
Per quanto riguarda lo svolgimento, è confermato che l’esame si articola su tre
prove scritte ed un colloquio; ma la seconda prova, che può essere anche grafica
o scrittografica, terrà conto della dimensione tecnico-pratica e laboratoriale
delle discipline coinvolte e potrà articolarsi in più giorni anche negli
istituti tecnici e negli istituti professionali, così come era già previsto
negli istituti d’arte e nei licei artistici.
Fermo restando che il punteggio minimo complessivo per superare l’esame è di
60/100, la commissione potrà disporre di 45 punti per la valutazione delle prove
scritte e di 30 per la valutazione del colloquio; il candidato può far valere un
credito scolastico massimo di 25 punti. Agli studenti che conseguono il
punteggio massimo di 100 senza fruire dei punti (non più di 5) che la
commissione può integrare al punteggio ottenuto dal candidato (laddove possa
vantare un credito scolastico di almeno 15 punti e un risultato complessivo agli
esami di non meno di 70 punti) può essere attribuita la lode.
Per accedere agli esami di Stato, gli alunni delle scuole statali e paritarie -
nonché quelli delle scuole pareggiate o legalmente riconosciute nelle quali
continuano a funzionare corsi di studio fino al loro completamento - è
necessario che siano valutati positivamente in sede di scrutinio finale e
abbiano comunque saldato i debiti formativi.
Ma nel comma 1 dell’art 3 relativo alla disposizioni transitorie e finali si
specifica che per i candidati agli esami di Stato a conclusione,
rispettivamente, dell’anno scolastico 2006-2007 e dell’anno scolastico
2007-2008, continuano ad applicarsi, relativamente ai debiti formativi e
all’attribuzione del punteggio per il credito scolastico, le disposizioni
vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge.
Per quanto concerne la sede d’esame, i candidati esterni potranno sostenere le
prove presso gli istituti statali e paritari.
Inoltre, all’esame di Stato possono essere ammessi con abbreviazione di un anno
gli alunni che hanno acquisito particolari meriti scolastici.
Il disegno di legge conferisce al Governo la delega in materia di percorsi di
orientamento, di accesso all’istruzione post-secondaria e di valorizzazione dei
risultati di eccellenza ottenuti nei percorsi di istruzione (con incentivi di
natura anche economica finalizzati alla prosecuzione degli studi). Con
riferimento alla misura dei compensi per presidenti e commissari si evidenzia
che viene stabilita in sede di contrattazione collettiva del comparto del
personale scolastico; in mancanza di norme contrattuali al riguardo, alla
determinazione della misura dei compensi di cui all'art. 4 della legge n. 425/97
si provvede con decreto del Ministro della Pubblica Istruzione, adottato di
concerto con quello dell’Economia e delle Finanze (in fase di prima attuazione,
si prevede uno stanziamento massimo di 138.000.000 di euro).
Se in tempi brevi anche l'Assemblea della Camera dei deputati approverà il
provvedimento, già alla fine di quest'anno scolastico l'esame di Stato si
svolgerà tenendo conto delle riforme previste.
16 novembre 2006 |