Maturità, Fioroni cancella la Moratti
Dopo la parentesi negativa della Moratti, torna l´esame di maturità serio. Il
Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla proposta di riforma del
ministro dell'Istruzione, Giuseppe Fioroni, che modifica l'esame di Stato che
conclude il corso di studi della scuola secondaria. Il disegno di legge
introduce una serie di novità nella struttura dell'esame di Stato,
reintroducendo innanzitutto il meccanismo dell'ammissione, vincolato al
superamento dello scrutinio finale e dei debiti formativi contratti fino a quel
momento. Chi avrà debiti formativi, quindi, non potrà più dare l´esame.
Altro punto importante della proposta approvata dal Cdm è il ritorno alle
«commissioni d'esame miste, composte per metà da commissari interni e per metà
da esterni, oltre al Presidente esterno al quale potranno essere affidate non
più di due classi», riferisce il comunicato. Di nuovo vengono introdotte norme
che il precedente governo Berlusconi aveva cancellato, dando il via libera al
caos in questo settore.
Ma il nodo più grosso era quello dei privatisti. La Moratti aveva equiparato le
scuole private e parificate a quelle statali, permettendo così ai privatisti di
accedere direttamente all´esame. Ora dovranno nuovamente affrontare un esame
preliminare prima di accedere alla maturità e «dovranno inoltre possedere la
residenza nella località dell'istituto scelto come sede d'esame», recita la
nota. I candidati esterni non potranno superare numericamente la metà dei
candidati interni all'istituto. Varia anche la composizione del punteggio
d'esame, con il credito scolastico che passa da 20 a 25 punti e la valutazione
dell'orale che scende da 35 a 30 punti.
Infine, il provvedimento concede una delega al governo per quanto riguarda i
risultati scolastici di maggior rilievo, che verranno valorizzati nel punteggio
per gli esami di ammissione ai corsi universitari a numero chiuso e in merito
all'eccellenza scolastica, che verrà premiata mediante incentivi «anche di
natura economica, finalizzati alla prosecuzione degli studi universitari»,
conclude il comunicato.
La proposta di riforma del ministro Fioroni è piaciuta a tutti. La Gilda
degli Insegnanti ha espresso la propria soddisfazione sottolineando che dopo la
cancellazione di tutor, portfolio ed anticipi nella scuola dell'infanzia viene
infatti accolta un'altra delle richieste che l'associazione ha portato avanti in
questi anni. Il provvedimento contribuirà a restituire serietà agli esami e
maggiore attendibilità ai titoli di studio rilasciati.
Ma la proposta piace anche agli studenti. «Finalmente, dopo la brutta
stagione avviata dalla riforma del ministro Moratti, viene ridato valore legale
all'esame di maturità», si legge in una nota dell'Uds, Unione degli studenti.
«Reintroducendo le commissioni composte per metà da docenti esterni -prosegue il
comunicato-, aumentando il numero di presidenti per esse e reintroducendo
l'ammissione sulla media dei voti, si restituisce un valore alla prova d'esame
che la Moratti aveva azzerato, un modo per valorizzare gli sforzi fatti dagli
studenti e la spendibilità delle proprie conoscenze sia proseguendo gli studi
che nel mondo del lavoro».
Applaudono infine i sindacati. «Il provvedimento sulla maturità rappresenta un
modo chiaro e concreto che va nella direzione di una scuola accogliente e
rigorosa» dice Massimo Di Menna segretario generale della Uil Scuola. «In
particolare è da apprezzare la sinergia tra scuola e università, da anni
sollecitata dalla Uil Scuola -sottolinea Di Menna- per fare del percorso di
studi un momento collegato all'accesso alle università e all'acquisizione di
competenze professionali spendibili per il lavoro e la scelta di riconoscere
anche con un "bonus" finanziario l'impegno verificato e riconosciuto nello
studio, provvedimento che può rappresentare un modo per sostenere ricerca,
preparazione tecnico professionale e percorsi di studio».
9 agosto 2006 |