Difficoltà in vista per il nome del Ministero?
Nuovo nome del Ministero (Pubblica Istruzione) e anticipi nella scuola
dell'infanzia in forma sperimentale sono contenuti in due provvedimenti in
discussione al Senato la prossima settimana. Per non correre rischi il Governo
chiederà il voto di fiducia.
di R.P.
Potrebbero esserci difficoltà per il cambio di nome del Ministero
dell'Istruzione in "Pubblica Istruzione". Il provvedimento, infatti, è contenuto
in un emendamento del Governo al decreto legge n.181 in materia di riordino
delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio e dei Ministeri in discussione
la prossima settimana al Senato.
In realtà le difficoltà riguardano non tanto la questione del nome del Ministero
di Fioroni, ma il decreto nel suo complesso. L’opposizione, infatti, intende
dare battaglia sul cosiddetto "spacchettamento" di alcuni Ministeri e forse
anche sul numero dei vice-ministri.
Difficoltà in vista anche per gli anticipi nella scuola dell’infanzia.
Il Senato dovrà infatti occuparsi anche della conversione in legge del "decreto
mille proroghe" che contiene tra l’altro la proroga per l’adozione del
regolamento sulla privacy (i termini scadevano al 15 maggio, il decreto ne
prevede lo spostamento al 31 luglio).
Il ministro Fioroni ha già annunciato che, in sede di conversione in legge, il
Governo proporrà un emendamento che dovrebbe consentire di prorogare ancora per
un anno il regime "sperimentale" delle iscrizioni anticipate nella scuola
dell’infanzia previsto da un articolo della legge di riforma n. 53.
In ogni caso, per evitare brutte sorprese, il Consiglio dei Ministri, nella
seduta del 23 giugno, ha deciso che, sarà necessario, il Governo chiederà il
voto di fiducia palese in modo da velocizzare l'approvazione del provvedimento
ed evitare il rischio dei "franchi tiratori".
Nessuna notizia invece sul provvedimento che dovrebbe concedere al Governo altri
18 mesi per modificare e correggere 4 dei 6 decreti legislativi emanati in
applicazione alla legge 53 (secondo ciclo, reclutamento, diritto-dovere,
alternanza scuola-lavoro).
Qualche giorno fa il Ministro Fioroni aveva annunciato che lo schema di decreto
legge era già pronto e che sarebbe stato discusso dal Consiglio dei Ministri
entro questa settimana. In realtà nela seduta di Governo del 23 giugno
l'argomento non è stato posto neppure all'ordine del giorno, anche perchè nel
frattempo è diventata urgente e prioritaria la questione delle infrastrutture.
24 giugno 2006 |