Resta l'impianto della riforma del primo ciclo: lo
ha deciso il Senato
L'opposizione protesta per la decisione del Governo di chiedere il voto di
fiducia sul "decreto milleproroghe". Ci sarà tempo fino ad ottobre 2008 per
modificare il decreto sul secondo ciclo. Quello sul primo ciclo resta in
sostanza così com'è.
di Reginaldo Palermo
Il decreto n. 59/2004 sul primo ciclo di istruzione non potrà essere più
modificato se non mediante un apposito provvedimento di legge: lo ha deciso oggi
28 giugno il Senato approvando la conversione in legge del "decreto
milleproroghe".
Il dibattito è stato particolarmente acceso e vivace, tanto da indurre
l’opposizione (tranne Malan di Forza Italia) a non partecipare neppure al voto.
Conclusione scontata: 161 i senatori votanti, 160 i sì, un solo no.
La bagarre in aula era iniziata già ieri pomeriggio e non solo sul merito del
provvedimento: l’opposizione infatti ha protestato soprattutto per la decisione
del Governo di chiedere il voto di fiducia in modo da "blindare" il decreto e
renderlo praticamente immodificabile.
L’emendamento presentato dal Governo è assolutamente inequivocabile: "Le
disposizioni correttive e integrative di cui all’ articolo 1, comma 4, della
legge 28 marzo 2003, n. 53, possono essere adottate, relativamente ai decreti
legislativi 15 aprile 2005, n. 76, 15 aprile 2005, n. 77, 17 ottobre 2005, n.
226, e 17 ottobre 2005, n. 227, entro trentasei mesi dalla data della loro
entrata in vigore".
In altre parole i decreti 76 (diritto-dovere) e 77 (alternanza scuola-lavoro)
possono essere modificati entro il mese di aprile 2008, mentre per i decreti 226
(secondo ciclo di istruzione) e 228 (reclutamento) ci sarà tempo fino ad ottobre
2008.
Per quanto concerne il decreto 59 il provvedimento approvato oggi dal Senato
prevede soltanto la proroga fino all’anno scolastico 2007/2008 del regime
transitorio per gli anticipi nella scuola dell’infanzia e la proroga fino al
2007/2008 delle precedenti disposizioni relative alla definizione degli organici
nella secondaria di primo grado.
Resta intatto l’impianto complessivo del decreto 59 relativamente alla scuola
primaria: l’orario di funzionamento continua così ad essere fissato in 27 ore
obbligatorie, 3 facoltative opzionali e 10 di mensa e dopo-mensa; vengono
confermate le regole per le iscrizioni alla scuola primaria (obbligo per chi
compie gli anni entro il 31 agosto, facoltà per chi li compie entro il 30 aprile
dell’anno successivo).
Resta inoltre confermata l’abrogazione dell’articolo 130 del TU del 1994 che
consentiva la prosecuzione delle attività di tempo pieno nate con la legge 820
del 1971.
Per quanto concerne il docente-tutor il ministro Fioroni ha già dichiarato nei
giorni scorsi che la questione verrà affrontata a livello sindacale.
Che ne sarà, infine, delle Indicazioni nazionali ? La legge approvata oggi dal
Senato non ne fa cenno, ma è chiaro, a questo punto, che fino a che non verranno
riviste sono da intendersi provvisorie ma anche prescrittive, come peraltro
aveva chiarito il Viceministro Bastico nel corso di un suo intervento alla
Camera.
28 giugno 2006 |