Allarme risorse/1. Tagli di classi in vista?
Diversi quotidiani hanno riportato voci
di corridoio, raccolte negli ambienti del ministero del Tesoro, secondo le quali
nella manovra di restrizione del bilancio, annunciata dal ministro
Padoa-Schioppa, rientrerebbero anche pesanti misure per la scuola.
Si parla di riduzione del numero delle classi funzionanti, che equivale a dire
tagli di organico del personale.
Niente di nuovo sotto il sole, si potrebbe dire, perché la scuola, per le sue
dimensioni e i suoi costi è sempre stato tra i primi punti di attenzione del
ministro "finanziario" di turno a caccia di possibili riduzioni di spese.
Il ministro dell’istruzione Giuseppe Fioroni ha detto sin da quando si è
insediato che la scuola "ha già dato" e può solamente pensare di ricevere. E
sulla convinzione che vi fosse spazio per crescere, il ministro Fioroni ha
impostato nelle settimane scorse l’annuale ordinanza sugli organici di fatto in
modo aperto all’accoglimento, il più ampio possibile, delle domande dell’utenza
(nuove classi, docenti di sostegno, tempo pieno per tutti o quasi).
Riuscirà Fioroni, come tentò inutilmente di fare nella passata legislatura la
Moratti con il collega Tremonti, a convincere Padoa-Schioppa che la scuola non
ha più nulla da dare?
Su quanto è successo al
numero delle classi nel quinquennio di gestione Moratti, Tuttoscuola ha
dato ampia informazione nel numero 248 del 5 giugno u.s., evidenziando come
durante il suo mandato vi sia stata da un lato la riduzione dei posti di
organico di diritto, ma dall’altro l’aumento di fatto dei posti effettivamente
funzionanti. Che succederà ora?
26 giugno 2006 |