Ecco cosa ci aspetta nei prossimi anni
Sintesi dell’orripilante “quaderno bianco” partorito
dai consulenti del duo Fioroni-Padoa Schioppa
di Vittorio Vandelli
Il Quaderno Bianco sulla scuola italiana, proposto e
sottoscritto da Fioroni e Padoa Schioppa, contiene un progetto sulla scuola che
sarà operativo dal 2008/2009.
Le principali indicazioni del documento sono state
recepite dall’ intesa firmata in giugno da governo e sindacati CGIL, CISL, UIL,
SNALS, GILDA e riprese dal DPEF 2008-2011.
Provo a riassumere i passaggi che, secondo gli estensori
del documento, dovrebbero garantire una riqualificazione della scuola pubblica e
una riduzione della dispersione scolastica.
Tutto ruota attorno al “sistema di valutazione
nazionale” (l’INVALSI) che diventa il perno dell’autonomia scolastica concepita
secondo un modello aziendalistico di “produttività” del sistema.
A partire dal 2008 verrà progressivamente esteso a tutte
le scuole il sistema di valutazione: i test dell’INVALSI verranno propinati agli
studenti del biennio e del triennio e serviranno per definire la “qualità” dei
singoli istituti e degli insegnanti (tra l’altro, anche la terza prova
dell’esame di stato sarà elaborata dall’INVALSI).
Attraverso i “punteggi” ottenuti dagli studenti nei
periodici quiz Invalsi e negli scrutini, il Ministero stilerà la sua
“classifica” delle scuole di serie A, B, C ecc.
A questo punto dallo stesso Ministero partiranno dei
“teams in missione nelle scuole“ che daranno agli insegnanti le indicazioni
metodologiche per migliorare i “risultati” degli studenti. Seguiranno nuove
valutazioni dell’INVALSI per verificare gli eventuali “progressi” degli
studenti.
Dulcis in fundo, le scuole e gli insegnanti che con
maggior zelo seguiranno i consigli dei team e otterranno i “risultati” richiesti
per gli studenti, riceveranno un “premio di produzione”: per i docenti sono
previste maggiori retribuzioni e possibilità di carriera.
N. B. Credo che sia interessante conoscere il profilo di
chi ha scritto questa porcheria. Il gruppo di lavoro cha ha stilato il documento
comprende:
- quattro funzionari del Ministero della Pubblica
Istruzione: Emanuele Barbieri, ex-preside, già segretario della CGIL scuola, poi
direttore scolastico dell’Ufficio Regionale dell’Emilia Romagna, ora capo
dipartimento del MPI (mi sembra il garante della continuità
Berlinguer-Moratti-Fioroni, almeno in tema di “sistema di valutazione” ); Gianna
Barbieri, dirigente del settore statistiche del MPI ( forse parente di
Emanuele?); il dirigente dell’ufficio del MPI che si occupa di “monitoraggio
flussi finanziari”; il dirigente dell’ufficio formazione e aggiornamento del
personale
- un funzionario del Ministero del Tesoro, ovviamente
economista, e una dirigente della Ragioneria generale dello Stato
- un dirigente dell’INVALSI
- un dirigente della Banca d’Italia
- due economisti : Daniele Checchi (già collaboratore
dell’Ufficio studi della Cisl) e Salvatore Modica; sembrano essere tra i
principali ispiratori del documento; dal loro curriculum risulta che si occupano
di scuola da non più di quattro anni e, guarda caso, la loro “fissazione” è la
creazione di un sistema nazionale di valutazione.
Come si può notare, siamo in pieno delirio
“economicista” e ad anni luce da qualsiasi reale esperienza scolastica.
8 dicembre
2007 |