Tagli in vista per duemila posti nelle prime classi
della secondaria.
La prossima finanziaria, se supererà indenne le forche caudine del Senato,
potrebbe portare alla riduzione di quasi 2 mila posti di insegnante nelle prime
classi dei licei, a cominciare dal prossimo anno, per poi continuare così un
anno dopo l’altro.
Lo prevede il comma 1 dell’art. 50 che, innanzitutto, si prefigge di riportare
l’orario settimanale di lezione degli istituti sperimentali al normale orario
degli ordinamenti previsti anni fa. La riduzione dell’orario comporterebbe una
diminuzione delle ore di insegnamento e, quindi, delle cattedre.
Secondo i calcoli della relazione tecnica allegata al ddl 1817 della finanziaria
2008, la riduzione oraria dovrebbe comportare un minor fabbisogno di 124 posti
di docente.
Lo stesso comma 1 prevede anche che, dove vi sono corsi sperimentali con
indirizzi diversi, si deve procedere innanzitutto alla costituzione del numero
delle classi sulla base del numero complessivo degli iscritti, diversamente da
quanto avviene oggi con la costituzione delle classi sulla base delle scelte di
indirizzo che determinano a volte classi di pochi iscritti per indirizzo con
proliferazione del numero delle classi.
La diminuzione di classi dovrebbe determinare, secondo la relazione tecnica,
un’ulteriore riduzione di 1.810 posti, per un totale complessivo, quindi, di
1.934 posti in meno.
Sono fatte salve le situazioni in cui all’interno di un medesimo istituto sono
previsti corsi riferiti a ordinamenti diversi (esempio, classico e scientifico);
in tal caso nulla cambia rispetto all’attuale formazione delle classi.
14 novembre 2007 |