Gli alunni aumentano, le classi calano sono in arrivo i tagli per la scuola
Il ministero prevede 20mila
studenti in più ma taglierà 10mila posti
"Ma correggeremo gli squilibri del sistema". Più colpite elementari e superiori
di Salvo Intravaia
Nuvole nere sulla scuola italiana: gli alunni aumentano e le cattedre
diminuiscono. Per il prossimo anno scolastico i tecnici del ministero hanno
previsto un incremento di 20 mila alunni cui corrisponderà un taglio di 10 mila
posti. Al di là di tutti gli interventi di architettura di "sistema" ipotizzati
su docenti e classi dalle ultime due Finanziarie, l'ulteriore taglio di posti
accrescerà la probabilità che, nel 2008/2009, gli alunni si ritrovino in aule
sempre più affollate.
Del resto, che nelle scuole italiane ci siano classi con 30 o più alunni non è
un segreto per nessuno. Lo ha confermato recentemente lo stesso ministero della
Pubblica istruzione nel Quaderno bianco che sul tema conta di "operare le
economie soltanto dove si verificano gli sprechi".
Ma andiamo con ordine. Le iscrizioni all'anno scolastico 2008/2009 scadono il
prossimo 30 gennaio e la complessa macchina ministeriale è già in moto per farsi
trovare pronta all'appuntamento. Il primo atto è proprio la predisposizione del
cosiddetto organico di diritto, sulla base del quale si faranno le immissioni in
ruolo a partire dal settembre 2008 e i trasferimenti degli insegnanti, per i
quali ci sarà tempo fino al prossimo 5 febbraio. L'ennesimo colpo di scure sulla
consistenza dei prof, già previsto in Finanziaria e accompagnato da un probabile
calo delle classi, è emerso dal primo incontro tra sindacati e dirigenti di
viale Trastevere, svoltosi lo scorso 3 gennaio.
Di fronte alla prospettiva dell'ennesimo "risparmio sull'istruzione", i
rappresentanti di categoria hanno espresso tutto il loro disappunto per "tagli
indiscriminati che perseguono esclusivamente un obiettivo di contenimento della
spesa a discapito della qualità del servizio", dicono dalla Uil e dalla Cisl
scuola.
"Il taglio stabilito nella Finanziaria 2007 - spiega Giuseppe Fiori, direttore
generale per il personale - è stato rimodulato in quattro anni. Nel 2008/2009
dobbiamo tagliare 10 mila posti di insegnanti e mille di personale non docente.
Per realizzare le economie, salvaguardando il sostegno e il tempo pieno alla
scuola primaria, ci soffermeremo sugli sprechi esistenti ancora nel sistema".
Per evitare le classi superaffollate i tecnici del ministero cercheranno di
intervenire su quelle con pochi alunni. "Nella predisposizione degli organici
occorrerà evitare prime classi con un numero di alunni troppo basso". In buona
sostanza, "presidi e direttori scolastici dovranno fare la loro parte" evitando
la formazione di classi con meno di 15 alunni. Ma c'è anche qualche elemento di
novità. "A partire dal prossimo anno, in 10 province verrà attivato un organico
sperimentale che si prefigge di assegnare ai territori quote di organico più
aderenti alle esigenze delle scuole e mira ad una maggiore stabilità del
personale". Basteranno questi interventi a portare in porto i risultati sperati?
Il taglio colpirà soprattutto la scuola elementare e il superiore. Nella scuola
dell'infanzia il ministero prevede di confermare gli stessi insegnanti dell'anno
in corso e nella scuola primaria, nonostante un incremento previsto di circa 7
mila alunni, salteranno 5 mila cattedre. Alla media che dovrebbe veder crescere
la popolazione scolastica di 22 mila unità saranno assegnati mille posti in più
e al superiore si prevede un taglio di 6 mila posti parzialmente giustificati da
un calo di 9 mila alunni. L'unica buona notizia arriva dal sostegno. Sarà
possibile attivare quasi 94 mila posti (5.600 in più dell'anno in corso) con la
stabilizzazione di quasi 15 mila insegnanti.
Di fronte alle pressioni del ministero dell'Economia la scuola già quest'anno ha
dato il suo contributo al risanamento dei conti pubblici. Nell'anno in corso a
fronte di un incremento totale di 15 mila alunni, sono state tagliate poco più
di 9 mila cattedre e oltre mille classi. In tutti e quattro i segmenti
dell'istruzione italiana il rapporto alunni classi è cresciuto aumentando la
probabilità per gli alunni di ritrovarsi in classi superaffollate. Nel
2005/2006, a fronte di un tetto massimo di 28 alunni stabilito dalle norme, il
Quaderno bianco redatto da viale Trastevere dava conto di oltre 2 mila classi
con 30 o più alunni.
7 gennaio 2008
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