I docenti non devono "timbrare il
cartellino
Lo ha stabilito il MIUR accogliendo il ricorso di un
docente che, più di due anni, era stato sottoposto a procedimento disciplinare
per essersi rifiutato di usare la timbratrice dell'Istituto. La presenza
dell'insegnante è dimostrata solamente dalla firma apposta sul registro di
classe.
I docenti non hanno l'obbligo di "timbrare il cartellino" per dimostrare la loro
presenza a scuola.
Negli anni passati, sulla questione delle timbratrici si era sviluppato un ricco
contenzioso in molte scuole (soprattutto in istituti tecnici e professionali di
notevoli dimensioni).
Ora il Ministero ha risolto uno dei casi in sospeso dando ragione all'insegnante
che era stato sanzionato sul piano disciplinare per essersi rifiutato di usare
la timbratrice. "La mia presenza in classe è adeguatamente dimostrabile e
dimostrata con le firme di presenza sul registro di classe" aveva sostenuto il
docente che anzi aveva osservato: "La timbratrice, semmai, può servire per
dimostrare che l'insegnante è entrato a scuola ad una certa ora, ma questo non
significa nulla, perché il docente è pagato per stare in classe e non per essere
genericamente presente a scuola".
La vicenda si era protratta per parecchio tempo, come spesso accade in questi
casi. Il procedimento disciplinare aveva coinvolto anche il Consiglio Nazionale
della Pubblica Istruzione che, per legge, deve esprimere il proprio parere
(peraltro vincolante).
Nell'ottobre scorso, il CNPI aveva accolto la linea difensiva del docente che,
proprio nei giorni scorsi, ha ricevuto dal Ministero un formale decreto di
proscioglimento da ogni addebito.
R. P.
12 agosto 2004
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