Ore eccedenti senza costi
Retribuzione ridotta per le ore eccedenti l'orario di cattedra. Continua a non
essere corrisposta la quota di indennità integrativa speciale sulle ore
eccedenti l'orario d'obbligo prestate dei docenti. È rimasta, infatti, lettera
morta la comunicazione del direttore generale per il personale della scuola del
ministero dell'istruzione, Giuseppe Cosentino, trasmessa agli uffici scolastici
regionali nello scorso mese di novembre con la quale faceva presente che, in
base all'art. 76 del contratto del personale della scuola in data 24/7/ 2003, la
indennità integrativa speciale è stata conglobata, a decorrere dall'1/1/2003,
nello stipendio tabellare, per cui da tale data la indennità integrativa
speciale doveva essere corrisposta anche per le ore eccedenti l'orario
d'obbligo. A tutt'oggi le ore eccedenti l'orario d'obbligo, con particolare
riferimento a quelle istituzionalmente eccedenti l'orario di cattedra,
continuano a essere retribuite senza la quota di indennità integrativa speciale
e ciò in aperta violazione di una norma contrattuale. Dinanzi alle proteste
degli interessati, le direzioni provinciali del ministero dell'economia e del
tesoro, sulle quali ricade l'onere del pagamento degli stipendi mensili ai
docenti con rapporto di lavoro sia a tempo indeterminato che determinato fino al
termine delle attività didattiche o fino al termine dell'anno scolastico, si
trincerano dietro la mancata autorizzazione da parte della Ragioneria generale
dello stato, guidata da Mario Canzio. Un ritardo nell'autorizzazione che
potrebbe trovare una spiegazione nella necessità del nuovo ministro di ridurre
il più possibile, almeno formalmente, le spese dello stato.
20 giugno 2006 |