Sciopero della scuola
NAPOLI (Simone Guarnotta) – Scuola in agitazione
contro la finanziaria. Ieri il comparto scolastico ha dichiarato lo sciopero
per protestare contro la diffusione del precariato e per il rinnovo dei
contratti di lavoro 2008 - 2009. Si punta il dito contro il “governo pinocchio”,
accusato di non aver rispettato le promesse fatte ai dipendenti pubblici. Si
chiedono quindi all’esecutivo un cambiamento di rotta e più fondi per
l’istruzione già in questa finanziaria. L’adesione allo sciopero, con alcuni
distinguo, è stata trasversale e vi hanno preso parte sia le organizzazioni
confederali sia quelle autonome. Gli insegnanti delle scuole di primo e secondo
grado chiedono quindi all’unanimità di essere ascoltati dal governo Prodi per
non vedere stravolta l’offerta formativa. Anche il
sindacato autonomo Gilda ha espresso il suo disappunto verso la politica del
governo in materia d’istruzione. Libero Tassella, coordinatore degli
insegnanti di Napoli, ha sottolineato i motivi della protesta e si scaglia anche
lui contro la prossima finanziaria. “Dal 2008 al 2011 sono previsti
per la scuola risparmi di 4 miliardi in 4 anni e un taglio di 50.000 posti di
lavoratori in organico. I docenti inoltre saranno riciclati per
insegnare materie a prescindere dai titoli di studio in loro possesso e –
aggiunge il coordinatore di Gilda - gli istituti professionali e i licei
sperimentali avranno meno ore di lezione e meno classi. È evidente il forte
stravolgimento dell’offerta formativa. Infine – conclude Tassella – nei
prossimi anni si procederà ad un taglio dell’organico di sostegno di oltre
24.000 posti rispetto a quello dello scorso anno 2006/2007 e dovrà dimagrire
anche il numero delle scuole con nuovo piano, dopo quello di Berlinguer, di
accorpamenti e fusioni.”
28 ottobre 2007
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